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Festival RIscARTI

Saturday, 13 April 2024

La Vaccheria, Metropolitan City of Rome Capital, Italy

XI EDIZIONE - La prossima edizione di Riscarti va oltre la decima, con l'idea e il timore di entrare nel futuro, in quello spazio immaginifico dove tutto assume contorni sfumati e toni chiaroscurali: sconfinare oltre le Colonne d'Ercole del mondo conosciuto per generare riflessi e immagini di ciò che ci aspetta.

La sete di conoscenza verso l'ignoto che la nostra mente brama cambierà il nostro corpo e i nostri pensieri, oppure ci sono confini che non dovrebbero essere oltrepassati? La tecnologia sta facendo passi da gigante e il futuro ha sempre più da dire.


Durante il festival, quest'anno le opere d'arte e le installazioni esposte, spingendo il pubblico a considerare il valore materiale ed evocativo dei rifiuti, diventeranno il punto di partenza per una profonda riflessione per immagini, soprattutto in relazione alla tecnologia. Riscarti è l'occasione perfetta per avvicinare generazioni a tutto campo e ispirare menti creative e visionarie a creare insieme un futuro migliore.


La sfida che lo sviluppo e la diffusione delle tecnologie intelligenti stanno rappresentando, con sempre maggiore pervasività e impatto sugli esseri umani, richiede la necessità di mobilitare l'ampia gamma di strumenti culturali che l'umanità ha sviluppato. Gli obiettivi condivisi, i principi imprescindibili e le strategie comuni dovranno essere ridiscussi e definiti.


Domande epocali che mettono a dura prova il potenziale dell'intelligenza artificiale: opportunità o rischi?


Ci sono accesi dibattiti sulla rilevanza estetica e culturale delle immagini prodotte dall'intelligenza artificiale. "L'intelligenza artificiale non crea altro che copie di opere esistenti, di artisti esistenti, alterandole abbastanza da sfuggire alle leggi sul copyright". Il linguista di fama mondiale Noam Chomsky lo afferma dalle colonne del New York Times (marzo 2023)


Perso l'approccio antropocentrico alla realtà, avvinghiati alle nuove macchine intelligenti, dobbiamo cambiare prospettiva.


Ci troviamo di fronte a un sistema capace di classificare il patrimonio culturale del passato, di muoversi tra stili, tecniche, correnti e scuole diverse. L'arte ha sempre dovuto fare i conti con le innovazioni tecnologiche del suo tempo, assumendo di volta in volta atteggiamenti di diffidenza o di accettazione. Lo stesso è stato per la fotografia. Nonostante i timori, la nuova tecnologia non ha ucciso la pittura, anzi, le ha dato la libertà di andare oltre la rappresentazione della realtà.

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